Un recente studio ha seguito circa 800 donne, che mangiavano secondo i principi della dieta mediterranea, durante il periodo della gravidanza e nel post parto.

> Nonostante nel primo trimestre la quasi totalità delle future mamme mantenesse un corretto stile alimentare, passato questo periodo, la maggior parte di loro ha iniziato lentamente ad allontanarsi da quella che viene considerata una corretta alimentazione.

> Bevande zuccherate, dolci, maggior apporto calorico,  meno frutta e verdura, meno calcio, ecc. Sono solo alcuni degli errori più comuni riscontrati nella quasi totalità delle partecipanti a questo studio.

^ Attenzione: gli sgarri controllati, in un’ alimentazione corretta, aiutano a rimanere aderenti nel lungo periodo al proprio piano alimentare -> rendere queste eccezioni un’ abitudine quotidiana può portare, fra le altre cose, a:

> insufficiente disponibilità di acido folico >> maggior rischio di anomalie fetali

> eccessivo apporto di zuccheri liberi >> aumentato rischio di diabete gestazionale

> insufficiente apporto di calcio >> basso peso alla nascita

Una scorretta alimentazione inoltre incide sul peso da adulto del proprio figlio, aumentando il rischio che possa diventare un bambino/adulto sovrappeso o obeso.

Inoltre una scorretta alimentazione nel post parto:

> impedisce di recuperare il proprio peso forma, stabilizzando nel lungo periodo i chili in eccesso accumulati nei mesi precedenti

> può far assumere al bambino un latte materno privo delle vitamine di cui ha bisogno.

> Nutrirsi non vuol dire solo mangiare del cibo. Tornare al proprio peso forma non significa smettere di mangiare >> una corretta alimentazione è in grado di racchiudere gusto, nutrienti e qualche sgarro. <

Rivolgersi ad un professionista risulta fondamentale, specialmente quando ciò che si mangia ha effetti, oltre che su di noi, anche sui nostri figli.

Fonte:

Effect of Adherence to Mediterranean Diet during Pregnancy on Children’s Health: A Systematic Review

Adherence to a Mediterranean diet and long-term changes in weight and waist circumference in the EPIC-Italy cohort.