I DOLORI CHE HAI DIPENDONO DALLA TUA MENTE

➡️ LO DICE LA SCIENZA

La comunità scientifica è totalmente concorde  nell’identificare le cause della persistenza di un dolore muscoloscheletrico in elementi che vanno oltre il semplice modello biomedico [problemi biologici o meccanici] imputando la colpa al modello biopsicosociale.

^ La persistenza del dolore è data da più cause, una delle più importante sono le barriere psicosociali. Vediamone alcune:

> La catastrofizzazione: è la perdita della speranza di guarigione, ed il pensare ossessivamente alla propria patologia -> una percezione del dolore eccessivamente elevata rispetto a quello che si sta realmente provando.

> Paura del movimento o Kinesiofobia. È la paura di svolgere alcuni movimenti a causa di una sensazione di vulnerabilità, paura di re-infortunio o di rivivere il dolore già provato >>> Si evita di svolgere attività di vita quotidiana per paura di aumentare il loro stato di dolore, creando decondizionamento fisico che porta a sua volta ad un peggioramento del dolore.

> Auto efficacia: le energie mentali e gli atteggiamenti che vengono messi in campo dalla persona per superare l’attuale situazione di dolore. Un atteggiamento errato può contribuire a rendere meno efficaci i vari trattamenti, comprese anche le terapie farmacologiche.

Queste ed altre barriere psicosociali sono misurabili oggettivamente tramite precisi test somministrati da personale esperto.

> Uscire da una situazione di dolore non dipende solamente dalle strategie utilizzate, la barriera più importante è infatti la nostra mente. <

Il primo trattamento è quello di dare fiducia al professionista che ha in carico la nostra salute, ed avere un atteggiamento positivo verso ciò che si sta facendo.

Fonte:

Evaluating psychosocial contributions to chronic pain outcomes

The context of pain in arthritis: self-efficacy for managing pain and other symptoms. 

 Pain, catastrophizing, and depression in the rheumatic diseases.

 A Commentary on “Ensuring safe surgical care across resource settings via surgical outcomes data & quality improvement initiatives.